Parlare di inclusione non basta più: oggi è necessario dotarsi di strumenti pratici e condivisi per renderla realtà. È proprio in questa direzione che si inserisce la UNI/PdR 159:2024, la Prassi di Riferimento pubblicata da UNI nel gennaio 2024 e dedicata all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Un modello applicabile a ogni organizzazione

Parlare di inclusione non basta più: oggi è necessario dotarsi di strumenti pratici e condivisi per renderla realtà. È proprio in questa direzione che si inserisce la UNI/PdR 159:2024, la Prassi di Riferimento pubblicata da UNI nel gennaio 2024 e dedicata all’inclusione lavorativa delle persone con disabilità.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Dal principio all’azione

La prassi si sviluppa attorno a un’idea chiave: trasformare i principi dell’inclusione in azioni sistematiche e verificabili. Per farlo, propone un percorso articolato che parte dall’analisi del contesto aziendale, passa per la pianificazione e l’implementazione di pratiche inclusive, e arriva fino alla misurazione dei risultati.

Tra gli strumenti più utili introdotti dal documento vi è una griglia di autovalutazione, pensata per aiutare le organizzazioni a riflettere sul proprio livello di inclusività e ad individuare margini di miglioramento. In questo modo, la UNI/PdR 159 stimola un processo di cambiamento consapevole, basato su evidenze e obiettivi concreti.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Inclusione come parte della strategia

La prassi sottolinea l’importanza di integrare l’inclusione all’interno dei processi decisionali e gestionali. Ciò significa, ad esempio, formare il personale interno, nominare referenti dedicati, rivedere le procedure di selezione, e soprattutto adottare una cultura organizzativa che riconosca la disabilità come componente naturale della diversità umana.

Inoltre, l’adozione della UNI/PdR 159 può contribuire a rafforzare la coerenza delle strategie ESG, con particolare riferimento alla dimensione sociale, oggi sempre più rilevante anche in ambito di rendicontazione non finanziaria e accesso al credito sostenibile.
Tra gli strumenti più utili introdotti dal documento vi è una griglia di autovalutazione, pensata per aiutare le organizzazioni a riflettere sul proprio livello di inclusività e ad individuare margini di miglioramento. In questo modo, la UNI/PdR 159 stimola un processo di cambiamento consapevole, basato su evidenze e obiettivi concreti.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Un’opportunità da cogliere

Adottare un approccio strutturato al lavoro inclusivo, oggi, significa posizionarsi come organizzazione moderna, consapevole e attenta al valore delle persone. Significa anche anticipare futuri sviluppi normativi e rispondere a richieste crescenti da parte di clienti, stakeholder e istituzioni.

La UNI/PdR 159:2024 rappresenta, in questo senso, un’opportunità preziosa per ripensare i modelli organizzativi alla luce dell’inclusione, non come un vincolo, ma come un vero e proprio acceleratore di cambiamento positivo.
Tra gli strumenti più utili introdotti dal documento vi è una griglia di autovalutazione, pensata per aiutare le organizzazioni a riflettere sul proprio livello di inclusività e ad individuare margini di miglioramento. In questo modo, la UNI/PdR 159 stimola un processo di cambiamento consapevole, basato su evidenze e obiettivi concreti.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

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