Le principali fonti di emissioni di CO₂: da dove viene l’anidride carbonica che altera il clima?

Quando si parla di cambiamenti climatici, uno dei protagonisti principali è senza dubbio l’anidride carbonica (CO₂), il gas serra più abbondante e persistente legato alle attività umane. Ma da dove viene tutta questa CO₂? Quali sono le attività, i settori, le abitudini che ogni giorno contribuiscono a rilasciare nell’atmosfera tonnellate di questo gas?

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Il ruolo del settore energetico: il cuore delle emissioni

La fonte più significativa di emissioni di CO₂ è senza dubbio la produzione e l’uso di energia, in particolare quella derivata dai combustibili fossili. Centrali elettriche che bruciano carbone, impianti alimentati a petrolio o gas naturale, caldaie domestiche e industriali che utilizzano fonti non rinnovabili per riscaldare edifici o alimentare processi produttivi: tutte queste infrastrutture emettono enormi quantità di anidride carbonica ogni anno. Il motivo è semplice: bruciare combustibili fossili libera il carbonio che era intrappolato nel sottosuolo da milioni di anni, rilasciandolo nell’atmosfera in forma di CO₂.

Questo documento nasce per rispondere a un’esigenza concreta: offrire una cornice operativa che permetta a ogni organizzazione – pubblica o privata, grande o piccola – di strutturare e monitorare il proprio impegno verso il lavoro inclusivo. Non una certificazione, ma una bussola. Non una dichiarazione d’intenti, ma un insieme di indicazioni e strumenti utilizzabili fin da subito.

Trasporti: un mondo che si muove… a carburanti fossili

Ogni volta che saliamo in macchina, prendiamo un aereo o ordiniamo un pacco che deve viaggiare per centinaia di chilometri, stiamo contribuendo — spesso inconsapevolmente — alle emissioni di CO₂. Il settore dei trasporti è il secondo grande responsabile, soprattutto per via della combustione di benzina e diesel nei motori a combustione interna. Auto private, camion, autobus, navi e aerei: tutti questi mezzi muovono il mondo, ma lo fanno ancora, per la gran parte, a spese dell’equilibrio climatico.

L’industria pesante: cemento, acciaio e chimica

Non possiamo dimenticare l’impatto dell’industria, in particolare quella legata alla produzione di materiali ad alta intensità energetica. Un esempio emblematico è il cemento: per produrlo, si sottopone il calcare a un processo chiamato calcinazione, che rilascia direttamente CO₂ come sottoprodotto. Lo stesso vale per l’industria siderurgica, dove la produzione di acciaio richiede enormi quantità di energia e l’impiego di carbone. Anche l’industria chimica, sebbene meno visibile, ha un peso significativo nelle emissioni globali.

Agricoltura e uso del suolo: un equilibrio fragile

Un’altra fonte spesso sottovalutata è l’agricoltura, soprattutto quando si considera il suo impatto indiretto. La deforestazione, ad esempio, è una delle principali cause di rilascio di CO₂: gli alberi assorbono carbonio durante la fotosintesi e lo immagazzinano nei tessuti. Quando vengono abbattuti o bruciati, quel carbonio viene liberato nell’aria. Inoltre, alcune pratiche agricole — come l’uso intensivo del suolo, i fertilizzanti azotati, o la gestione non sostenibile dei pascoli — possono contribuire al rilascio di gas serra, tra cui la CO₂.

Edifici e consumi: quando anche l’abitare inquina

Le nostre case e gli edifici in cui viviamo e lavoriamo consumano energia per riscaldarsi, raffrescarsi, illuminarsi. Spesso questa energia proviene ancora da fonti fossili. Anche i materiali utilizzati per costruire edifici, come acciaio e cemento, portano con sé una forte impronta di carbonio. A questo si aggiunge l’impatto di uno stile di vita sempre più improntato al consumo: la produzione, il trasporto e lo smaltimento di beni — dall’abbigliamento all’elettronica, dagli alimenti confezionati agli oggetti di uso quotidiano — comportano emissioni lungo tutta la filiera.

Le emissioni di CO₂ sono il risultato di un sistema complesso che coinvolge quasi ogni aspetto della nostra vita: l’energia che usiamo, come ci spostiamo, cosa mangiamo, dove viviamo e cosa compriamo. Comprendere l’origine di queste emissioni è il primo passo per poterle ridurre in modo efficace. La sfida della decarbonizzazione non è semplice, ma passa necessariamente attraverso un cambiamento collettivo nei modelli di produzione, consumo e approvvigionamento energetico.